Il contrario di quello che stanno facendo.

Dall’Africa si emigra, le persone fuggono la sete, la fame, le malattie le guerre.
Purtroppo la maggior parte dei mali da cui scappano gli emigranti derivano dalle attività passate e presenti degli occidentali.

L’africa è stata per tanto tempo un luogo da cui estrarre materie prime al minor prezzo e piu di recente il luogo in cui portare gli scarti ed i rifiuti pericolosi.

In più l’africa è uno dei luoghi in cui il cambiamento climatico ha fatto piu danni, a cominciare da siccità e desertificazione.

Perciò l’espressione aiutiamoli a casa loro è intrinsecamente falsa ed ipocrita: l’aiuto maggiore per i popoli africani sarebbe lasciarli in pace. Inutile dire che le multinazionali occidentali non hanno alcuna intenzione di farlo.

Il fatto è che l’Occidente ha bisogno delle materie prime dell’Africa, ma non vuole le conseguenze critiche della propria attività.
I migranti possono essere accolti solo nella misura in cui possono essere utili: così dopo aver sfruttato le materie prime africane possiamo sfruttarne anche la popolazione.

Ma chi può condannare i giovani che dai paesi subsahariani partono all’avventura per fuggire a una vita impossibile?
Può farlosolo quella politica che ha trovato nei migranti il capro espiatorio su cui focalizzare le attenzioni dei popoli europei, a disagio per l’indebolimento dell’attività degli Stati, a cominciare dalle attività di coordinamento e regolazione della società. Il sistema economico dominante vuole stati deboli e o complici

Una società in cui il sistema economico spinge tutti contro tutti verso una competizione senza regole. Una società rinselvatichita in cui ciascuno prende ciò che può senza rispettare l’altro, in cui omicidi e violenze wulle dinn o sui piu indifesi vengono filmati e ostentati sui social. Però per le persone è tanto più rassicurante proiettare fuori dal “noi” verso il nuovo arrivato le proprie paure. In Queste narrazioni il migrante diventa il nemico perfetto.

Questa narrazione, però, ha un difetto: non può indicare una soluzione stabile. Ecco che si trova il super nemico negli scafisti, nei trafficanti di esseri umani, che gestiscono la migrazione. Ignorando che scafisti e trafficanti si limitano a trarre profitto parassitario da dinamiche che preesistono a loro e che ci sarebbero anche senza di loro: i ragazzi verrebbero via dai Paesi africani anche se non ci fossero trafficanti, anche se non ci fossero scafisti.

Se anche l’Occidente smettesse qui ed ora di sfruttare i territori africani (e non sembrano proprio intenzionato a farlo) per effetto di una sorta di inerzia, e prima che la vita neinpaesi di partenza migliori sensibilmente, oper qualche tempo le persone continuerebbero a partire dalle proprie case, in cerca di una vita migliore.

Per questo la soluzione non è trattenere I migranti di là del mare: la soluzione è eliminare i fattori che li spingono a partire e nel frattempo gestire i flussi di persone, che non possono essere fermati nei campi di concentramento. Né in quelli libici né in quelli Turchi né in quelli italiani o greci. E gestire quei flussi significa organizzarsi e accogliere provando ad integrare. Proprio il contrario di ciò che stanno facendo.

Il bello è che i cittadini sono spesso più avanti dei governi: un esempio chiarissimo sono stati i cittadini di Lampedusa, che hanno solidarizzato concretamente con I migranti.

Per questo abbiamo avviato una raccolta di firme su change.org per chiedere che agli abitanti dell’isola di Lampedusa venga conferito il premio Nobel per la pace.

Questo è il link:

https://www.change.org/Il_Nobel_ai_Lampedusani_gente_di_Pace

Gli scafisti siamo noi.

Questo Governo e questa maggioranza parlamentare, figli della stanchezza e dell’insipienza delle maggiori organizzazioni politiche progressiste italiane, stanno in piedi per gli abbandoni degli avversari: non hanno un progetto per fare crescere il Paese e non possono permetterselo perché fanno gli interessi proprio di quel pezzo di popolo italiano, che cresce senza regole e senza controlli e che mentre  avvilisce il settore pubblico, gli richiede benefici.

Né FdI, né la Lega né Forza Italia si occuperanno mai di far crescere la popolazione scolastica e universitaria effettiva, contrastando gli abbandoni, della lotta all’evasione fiscale o del controllo della qualità degli appalti pubblici: sono stati votati per non farlo.

Però sono stati votati anche da tanti che credono nelle favole, se ben raccontate e da questo punto di vista, se Salvini ha perso un po’ di smalto, la presidente del Consiglio Meloni è ancora in grande attività.

Tra le favole continuiamo a sentire quella dello scafista cattivo, che nella leggenda della destra  porta dei poveracci oltre il mare, e ‘attacca” il nostro Paese, approfittando di una opinione pubblica molle e pusillanime.

Non rilevano i motivi per cui la gente va via da casa propria, figuratevi se si fa attenzione ai modi coi quali sulle sponde orientali e meridionali del Mediterraneo si bloccano le partenze.

Alla destra non interessa sentire parlare dei modi usati da Erdogan in Turchia o delle tecniche usate dai Libici o dai Tunisini.
L’importante è fermare le traversate in qualsiasi modo, anche sparando (con le motovedette fornite da noi) purché lo si faccia lontano dai nostri occhi.

Qui si spiega l’ostilità verso le ONG, le quali, continuando a fare da scomode testimoni e segnalando in avanti in difficoltà, sono accusate addirittura di intralciare i soccorsi con le continue richieste di aiuto.

Intanto le nostre imprese continuano ad estrarre Coltan, cobalto, oro ed altri minerali.
I (pochi) soldi con cui sono pagate le materie prime depredate non vanno tanto alla manodopera -che fa la fame- quanto alle fazioni che si combattono per controllare i territori estrattivi e i commerci.
Il denaro gli serve per le armi. Fornite da noi.

Quindi, le nostre imprese vanno in Africa, portano via a basso prezzo le materie prime mentre vendono armi (e regalano rifiuti speciali) e per farlo bene non fanno attenzione a ciò che succede laggiù.

Poi la gente fugge e cerca di arrivare in un posto dove ci sia cibo, acqua e pace.
Ma noi vogliamo fermarli e paghiamo banditi e dittatori per farlo al posto nostro.

Cosa dicevamo degli scafisti?