Il 10 Dicembre 1948, l‘Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamava la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani promuovendo la libertà di tutti gli individui. Il tema dei diritti umani, specialmente quelli femminili, non viene affrontato allo stesso modo da tutte le culture; da anni, Amnesty International si batte per le discriminazioni di ogni tipo e genere. Il World Economic Forum (Global Gender Gap Report 2016) afferma che le donne arabe soffrono per la loro condizione di esser nate donne.
Nonostante tutto, il coraggio delle donne è immenso, come dimostra la storia di Loujain al-Hathloul. Nel 2011, la ragazza ha fondato con altre donne un‘associazione “Women to drive”. È un movimento sociale delle donne saudite che chiede il diritto di guidare le auto e poter svolgere attività quotidiane senza avere un accompagnatore maschile (tipicamente, è sempre un familiare di una donna). Dobbiamo ringraziare Loujain, per la sua tenacia e il suo coraggio perché, per i suoi diritti negati, ha affrontato 1000 giorni di carcere subendo torture e maltrattamenti. È stata arrestata con l‘accusa di spionaggio con Paesi nemici dell‘Arabia Saudita, anche se la sua unica colpa è quella di aver chiesto la rivendicazione dei diritti di uguaglianza. È scattata una mobilitazione internazionale e soprattutto dell‘America, con la nuova amministrazione Biden; la donna è stata scarcerata il 10 Febbraio 2021 anche se con alcune condizioni tra le quali il divieto di uscire dall‘Arabia Saudita per 5 anni. Anche se qualche passo avanti si è fatto, si pensi all‘ottenimento del permesso di guidare e a partire dal 27 Settembre 2019, l‘Arabia ha aperto al turismo internazionale permettendo ai visitatori italiani di ottenere un visto elettronico, dobbiamo tener presente che non vi può essere ricchezza e prosperità di una Nazione senza diritti; entrambe le questioni sono inscindibili.
Con la speranza di un mondo migliore, ognuno di noi deve essere sempre vigile e non abbassare mai la guardia di fronte alle ingiustizie.
Lilla Sala
La cosa che mi. Pare inaccettabile è l’indifferenza cinica degli imprenditori occidentali (e di qualche politico) che vanno in Arabia Saudita e accettano il sistema, quando non si arrivano a complimentarsi per come vanno le cose lì.